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CHE COSA SI INTENDE PER DEGENERAZIONE DEL DISCO INTERVERTEBRALE?

Quando si parla di discopatia degenerativa si intende appunto la degenerazione di uno o più dischi intervertebrali. Questa condizione è conseguenza del processo dell’invecchiamento, per cui i dischi vertebrali si disidratano e perdono progressivamente altezza e robustezza. Ne consegue dolore alla schiena e rigidità, anche se possono manifestarsi sintomi come formicolio e intorpidimento degli arti. La discopatia può portare a condizioni come: bulging (o protrusione) discale, ernia del disco, anterolistesi e retrolistesi (scivolamento in avanti o in dietro di una vertebra).

I trattamenti in questi casi variano in base alla gravità della degenerazione e all’intensità dei sintomi causati.

Quali sono le principali cause?

La causa principale di discopatia degenerativa è la disidratazione dei dischi intervertebrali conseguenza diretta dell’invecchiamento. I nostri dischi intervertebrali sono, infatti, costituiti principalmente da acqua, che li rende flessibili e allo stesso tempo molto robusti: con il processo di disidratazione, tendono ad appiattirsi, entrando in contatto con i nervi spinali e causando dolore.

Oltre all’invecchiamentoaltre condizioni che possono favorire l’insorgenza di una discopatia degenerativa sono: microtraumi ripetuti alla schiena, come nel caso dei pazienti che praticano sollevamento pesi, equitazione, calcio ed altri sport ad elevato impatto per la colonna; sovrappeso ed obesità; sedentarietà; dieta non equilibrata; lavori stressanti per la colonna vertebrale.

Le possibili cure future

Recentemente si sta valutando la capacità di alcune cellule staminali di poter alleviare il dolore cronico.

Secondo alcuni studi, le cellule mesenchimali (MSCs), oltre alle capacità rigenerative, sembrano avere una proprietà analgesica grazie ad alcune sostanze prodotte naturalmente dalle cellule stesse. Quest’ultime sembrano essere molto efficaci e presenterebbero meno effetti collaterali rispetto ai normali famaci analgesici utilizzati oggigiorno. In futuro, quindi, si prevede che i trattamenti utilizzati tutt’ora saranno completamente rimpiazzati da queste terapie basate su cellule staminali.